mercoledì, marzo 24, 2010

Il Conte di Montecristo

Recensione di Riccardo G.

Un classico consigliatomi entusiasticamente da amici… e non sono stato deluso; Dumas racconta una storia incredibile dove si possono trovare tutti i sentimenti umani più estremi, sia in positivo che in negativo: amore, odio, fedeltà, tradimento, coraggio, vigliaccheria, ambizione, umiltà e chi più ne ha più ne metta. Il protagonista, il carismatico marinaio Edmondo Dantès, vede la sua vita precipitare improvvisamente in un baratro di angoscia e disperazione. La seconda parte della sua vita sarà una metamorfosi incredibile, dove la sua figura diventerà qualcosa di imponente, magico e quasi divino. Un superuomo tra gli uomini alla ricerca di giustizia e di vendetta. E qui mi fermo e non vado nel dettaglio per non rovinare il gusto della lettura a chi volesse avventurarsi tra le pagine del libro.
La storia si svolge tra Francia e Italia, raccontando di quando in quando di alti lidi mediterranei, come Grecia e Spagna, sconfinando poi in storie che toccano terre più esotiche e lontane, come Arabia e India.
Il mare fa da sfondo a tutta la vicenda fin dall’inizio: attorno alla Marsiglia portuale del giovane Dantès gravitano armatori, commercianti e viaggiatori di ogni genere. L’Italia rappresenta un’altra fetta importante per gli scenari del libro: dai porti toscani, all’Isola di Montecristo, alla godereccia Roma dell’epoca. Parigi infine farà da teatro alla cospicua seconda parte della storia.
Tra Napoleone, girondini, militari, Papi, faccendieri, banchieri, ladri, banditi, giudici e membri di nobili casati d’ogni parte d’Europa si possono trovare i più svariati personaggi le cui vite si intrecciano, a volte consapevolmente, a volte no, nei modi più intensi e imprevedibili.
Una lettura altamente consigliata che tiene il lettore incollato al libro dalla prima all’ultima pagina.

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