domenica, aprile 18, 2010

Il quinto giorno

recensione di Ivan Z.

Oggi parliamo de "Il quinto giorno" (TEA, 1032 pagine, € 13.00) di Frank Schätzing, pubblicitario e discografico tedesco con la passione della scrittura, che con quest'opera ha ottenuto un enorme successo di vendite, sfiorando il milione di copie solo in Germania.
Inquadrare con precisione il genere cui appartiene questo corposo romanzo non è facile, si potrebbe dire che oscilli tra la fantascienza e il tecno-thriller; in ogni caso la componente fantastica è ben presente e solida, quindi ha sicuramente le carte in regola per trovare posto in questo spazio.
La narrazione inizia sulle coste del Perù, dove la scomparsa, all'apparenza insignificante, di un pescatore rappresenta il primo di una serie di eventi, inquietanti e sempre più catastrofici, che in poche settimane sconvolgeranno l'intero pianeta, minacciando la sopravvivenza del genere umano. Mentre il panico assale i popoli della Terra, le speranza di sopravvivenza sono affidate alla comunità scientifica internazionale e agli immancabili militari; e lo scontro la forza del braccio e quella della mente sarà uno dei motivi dominanti del romanzo.
Mentre l'azione si sposta da un estremo all'altro del globo, la narrazione vedrà emergere ed avvicendarsi numerosi personaggi, ognuno dei quali darà il proprio contributo nel tentare di salvare l'umanità dai propri errori.

Il romanzo non è decisamente snello e, come in tutti i tecno-thriller di buona fattura, le nozioni scientifiche sono accurate e profuse a piene mani. Proprio nella puntigliosità talvolta eccessiva risiede, a parere mio, il punto debole del romanzo: in alcuni casi la narrazione potrebbe procedere più spedita, invece succede che ci si impantani tra i dettagli dei protocolli di trasmissione dei satelliti e, in quei casi, le oltre mille pagine si sentono tutte.
Uno dei punti di forza, invece, è costituito dai protagonisti: ben delineati, con personalità approfondite e storie personali ricche e sensate. Alcuni sono persone realmente esistenti (ad esempio, Gerhard Bohrmann, docente di Geologia marina all'università di Brema, "interpreta sé stesso"), altri sono così "veri" che potrebbero esserlo, altri ancora sono probabilmente ispirati a personaggi del mondo reale (nel Presidente degli USA sembra di riconoscere George Bush).

"Il quinto giorno" è un buon romanzo, ben scritto, vigoroso e di ampio respiro, chiaramente frutto di un lavoro massiccio e molto ben documentato. Non lo trovo adatto a chi cerca un facile romanzo d'avventura, ma è sicuramente indicato a chi desidera una lettura che lasci qualcosa su cui riflettere.